Esplorando i monasteri medievali lungo la valle, ti imbatti nei domestici abati che, con toni pacati, ti raccontano storie degli antichi birrifici. La leggenda del Burton Ale risuona tra le mura, un’antica strong ale che porta con sé i segreti di Burton-on-Trent. Le taverne di Londra sussurrano che il Burton Ale e l’Old Ale siano come due gocce d’acqua, un abbraccio fraterno nella tradizione birraia.
Immergendoti nei dettagli profondi e corposi di quest’antica bevanda, scopri che questi ruscelli ambrati scorrono veloci verso paesi lontani. Un tempo, rasentavano i confini russi, per compiere il loro viaggio verso l’est, svelando sapori intrecciati di malto dolce e calde specie esotiche. A te, pensatore e viaggiatore, non può sfuggire il piacere di assaggiare la lusinga di mondi lontani racchiusa in una bottiglia.
Ripercorrendo i sentieri del tempo, giungi a comprendere come la vita e i colori dell’antica Inghilterra si nascondano proprio in questa strong ale. Le sfumature scure, intrecciate in una tela densa come notte, rievocano le atmosfere oscure e misteriose di leggende dimenticate. E mentre ti immergi nella dolcezza di un sorso, ti rendi conto che il passato si rinnova attraverso i segreti di ogni birra artigianale, in una perpetua danza di fermentazione e tradizione.
Con occhi attenti, puoi distinguere le note calde e avvolgenti di questo gustoso brew, come un viaggiatore tappezzato di ricordi e storie da raccontare. E proprio come l’abilità e la cura artigianale del mastro birraio, anche tu, attraverso le tue giornate, stai affinando i tuoi saperi e le tue passioni, generando nuove esperienze in un mondo da scoprire passo dopo passo.
I reverendi abati del monastero
C’era evidenza che gli abati del monastero di Burton producevano questa birra nel XIII secolo. Henry VIII pose fine a questo con la sua soppressione dei monasteri nel XVI secolo. Tuttavia, molti piccoli birrifici artigianali producevano birre di Burton nelle proprie città.
Ti trovi immerso in un’atmosfera medievale, dove il profumo del malto e dei lieviti si mescolava al canto dei monaci. Le antiche ricette tramandate di generazione in generazione ci parlano di un tempo passato, di mestieri ormai perduti ma ancora vivi nelle polveri del tempo. La Burton Ale è un testamento storico di capienza del lavoro artigianale e della passione per il processo di produzione della birra.
Immagina di passeggiare tra i vicoli medievali, tra casette di legno e avventurandoti lungo i bastioni del monastero, le cui mura custodiscono segreti e sapori perduti nel tempo.
Ecco allora che la birra diviene non solo una bevanda, ma un racconto, un frammento di storia, una dimostrazione di maestria e dedizione artigiana che resiste al sopraggiungere dei tempi moderni.
La storia e la tradizione del birrificio Burton Ale”
Curiosamente, la birra Burton non veniva brassata con il luppolo. Il luppolo giunse a Burton solo in seguito, probabilmente intorno al 16 secolo.
Le birre Burton venivano brassate raccogliendo il mosto iniziale, quello che sembrava essere il più ricco. Esso veniva fermentato separatamente per creare una strong ale. Il malto veniva poi rimescolato con acqua calda due o anche più volte.
Questo mosto diluito dava origine a birre da tavola e birre leggere. È come se la vita stessa fosse un processo di estrazione di due fasi, in cui le esperienze più forti fermentano separatamente, mentre le altre vengono diluite, dando vita a esperienze più leggere ma non per questo meno rilevanti.
Un viaggio in Russia con birra
Nel diciottesimo secolo, la birra di Burton aveva una reputazione molto diversa rispetto alle porter di Londra. Questa bevanda veniva esportata a Londra e Hull e successivamente raggiungeva città come Manchester e Liverpool tramite chiatte.
La birra di Burton veniva anche esportata nei paesi baltici, compresa la Russia. È qui in Russia che la birra di Burton faceva concorrenza alla Imperial Stout, di cui la Corte russa andava ghiotta.
E pensare che tutto questo avveniva in un’epoca tanto lontana da noi, in un periodo in cui le rotte commerciali evocavano un’atmosfera avventurosa, con navi cariche di gustosi tesori che solcavano i mari verso l’orizzonte infinito.
Immagina quindi questi carichi di birra, simbolo di convivialità e piacere, che solcavano le acque verso destinazioni sconosciute, portando con sé il sapore indimenticabile di una tradizione millenaria.
E pensare che persino la Russia, immersa nelle sue atmosfere d’altri tempi incantate dal fascino dello zar, si abbandonava a nuovi sapori provenienti da terre lontane, in un intreccio di storie e avventure.
Le negoziazioni in diminuzione
Quando pensi alle rotte commerciali e alle tradizioni della birra, non puoi fare a meno di considerare l’importanza dei commerci durante le guerre napoleoniche. È come se ogni evento storico portasse con sé una nuova opportunità per i commerci e per lo sviluppo di nuove bevande.
Immagina di trovarti nel cuore dell’Inghilterra, nella splendida cittadina di Burton, dove i mastri birrai hanno iniziato a sperimentare nuovi metodi per creare una birra dal sapore più delicato e profumato. Si narra che si siano imbarcati in lunghe ricerche per individuare le migliori tecniche di produzione, e alla fine abbiano trovato il modo di ottenere un malto più pallido e adatto a una bevanda leggera, fresca e dalle note esotiche.
Fu così che nacque la India Pale Ale, una birra dal carattere deciso e dall’animo avventuroso, ideale per i viaggi lunghi e per esplorare il gusto delle spezie e dei profumi esotici. L’arte birraia di Burton iniziò a fiorire, superando persino le storiche birrerie di Londra, e la città stessa crebbe a dismisura, abbracciando il nuovo rinascimento delle bevande e diventando un simbolo di innovazione e gusto in campo birraio.
È proprio in momenti storici come questi che si rivela la straordinaria capacità dell’uomo di reinventarsi e cercare nuove soluzioni, anche in una semplice tazza di birra. Come se ogni boccale fosse un invito al viaggio, un’opportunità per esplorare nuovi orizzonti e assaporare la vita sotto una luce diversa.
E così, tra guerre e scoperte, il mondo della birra si trasformò sotto i nostri occhi, aprendo le porte a nuove esperienze e a nuove emozioni da gustare con moderazione e con il cuore aperto all’inaspettato.
Profilo dello stile della birra Burton Ale
Appearance
Mentre ti addentri nel mondo della Burton Ale, ti ritrovi di fronte a una bevanda che va dalla leggera tonalità ramata fino al marrone scuro. Alcune versioni più intense sono quasi opache, avvolte da una corposa schiuma color panna che persiste a lungo.
Ti sembra di osservare una sorta di magia alchemica, come se in ogni bicchiere si celasse un segreto millenario. E in effetti, c’è qualcosa di affascinante nell’arte di creare una birra così avvolgente e misteriosa.
I riflessi del bicchiere sembrano raccontare storie antiche, mentre la schiuma si erge fieramente, come una cresta d’onda pronta a infrangersi sulle rocce. E tu, Ti senti immerso in un bosco incantato, dove ogni sorso ti riporta a tempi lontani, ricchi di avventure e bagliori magici.
Scopriamo insieme questo mondo incantato della Burton Ale, lasciando che la sua essenza ci conduca attraverso un viaggio sensoriale senza tempo.
Aroma
Nel bicchiere, l’Aroma che ti accoglie è di una moderate intensità, ricco e dolcemente maltato. C’è una profonda tostatura e note di caramello che si diffondono nell’aria e ti avvolgono come un abbraccio caloroso. Non c’è spazio per il malto bruciato o torrefatto, ma piuttosto per un sentore di pane e biscotto appena sfornato.
Emerge con fierezza il profilo fruttato e scuro, come se attendessi di raccogliere susine, fichi, prugne e uvetta da un albero incantato. La presenza dell’alcol è appena percettibile, delicata e invitante, senza esser invadente.
Le note erbacee dei luppoli si fanno leggere, correndo sull’Aroma come creature leggiadre tra i prati. Possono essere floreali, legnose, fruttate, speziate, ognuna con la propria eleganza.
Ma è il malto la vera star di questo spettacolo, che domina la scena con la sua presenza possente e avvolgente. Un viaggio sensoriale in una terra di dolcezza e intensità, in cui perdersi e ritrovarsi tra le sfumature del gusto.
Flavor
Nel mondo della birra, simile all’Aroma che si diffonde nell’aria, anche il malto ha una ricca personalità con un finale dolce. Il livello di amarezza è medio-alto o addirittura alto, e aiuta a bilanciare il forte sapore del malto.
I sapori del malto sono panosos e biscottati con note di tostatura profonda o sfumature di caramello scuro. Anche frutti scuri o disidratati (prugne, fichi, mele cotogne, uva passa) si mescolano nei sapori della birra.
Forse avvertirai appena una leggera nota alcolica, ma la dolcezza finale maschera questo retrogusto di alcol. A volte, anche nelle situazioni più amare della vita, c’è sempre qualcosa di dolce che cela il sapore amaro.
Mouthfeel
Ti trovi di fronte a una birra di corpo medio-pieno, avvolgente e ricca di carattere. La sua presenza si fa sentire con una morbida sensazione, come un racconto che ti avvolge e ti culla con le sue sfumature. La pronunciata presenza dell’alcool ti scalda dolcemente, come il tepore di una storia che ti avvolge dal suo scorrere.
La carbonatazione moderata, come un sussurro di bollicine cauti, conferisce un’ulteriore dimensione al corpo di questa bevanda, arricchendone la trama con piccole sorprese effervescenti.
Mentre gusti questa birra, ti ritrovi a pensare a quanti dettagli sfuggono agli occhi del mondo, quante sfumature rimangono inesplorate. Così come in un buon racconto, ogni sorso offre una scoperta nuova, una sensazione inaspettata, un mistero svelato.
Lasciati cullare da questa birra come da una buona storia, assaporane ogni dettaglio e lasciati sorprendere da ogni piccolo colpo di scena che si nasconde tra i suoi aromi.
Consigli per preparare la tua propria Burton Ale a casa
Grain
Sei qui immerso nel processo di produzione di questa birra, un tempo nata con ingredienti tradizionali che rispecchiavano la storia e la cultura del luogo. Ma il tuo compito è quello di rinnovare, di reinventare, di dare nuova vita a quest’antica ricetta. Non ti accontenti di seguire le vecchie tradizioni, ma ti immergi nel mondo moderno, aggiungendo quel tocco di originalità che solo tu saprai conferire.
Ti trovi di fronte a un mare di possibilità: che malto preferisci utilizzare per abbellire il colore e arricchire il sapore? Come vuoi bilanciare le note di frutta scura e caramello? Cogli al volo questa opportunità per sperimentare, per esplorare nuovi sentieri sensoriali anche nelle scelte più ampie e sostanziali. Ti immergi nella tua creazione, nella tua arte, significando ogni scelta con attenzione e impegno, poiché ogni dettaglio influenzerà l’armonia finale del liquido prezioso che sta prendendo forma.
Ti lasci guidare dalla curiosità, da quell’ancorina nel sapere, che ti spinge a esplorare territori non convenzionali e a sperimentare con ingredienti inaspettati. Il tuo birrificio è il palcoscenico della tua fantasia, e la tua geniale esplorazione non ha limiti.
Usi il malto Maris Otter, pregno di storie e tradizioni millenarie, ma non ti fermi lì. Intrecci le sue fibra maltate con quelle dei cristalli più scuri che donano fascino e profondità, concede spazio al cioccolato, aromatizza l’impasto con note di frutta scura e caramello che si associano al dolce pino della Vienna o al marchio oscuro del Monaco, originario della Baviera. Ogni ingrediente, ogni sostanza, è scelta consapevole, un tassello minuziosamente collocato nel jigsaw multisensoriale.
Hops
è interessante notare come i sahti non siano soliti fare affidamento su una grande varietà di luppoli. In realtà, i pochi tipi decenti per questo stile solitamente ruotano attorno ai luppoli nobili tedeschi o ai luppoli inglesi.
I luppoli in questione includono il Saaz, il Terrnang, l’Hallertauer Mittelfrüh, il Fuggle, il Perle, l’East Kent Goldings e il Challenger. Ognuno di questi ha le proprie caratteristiche, i propri aromi e sfumature, che conferiscono loro una personalità unica, come le varie sfaccettature di un diamante largamente conosciuto.
Immagina di camminare tra campi di luppolo, coperto da un rosso tramonto mentre l’armonia dei colori sembra sfiorare la perfezione. È in queste atmosfere suggestive, ispirate al contesto, che si può apprezzare appieno la bellezza di questo ingrediente fondamentale nella produzione della sahti.
Oltre alle specifiche tecniche, il verbo “luppolare” sembra racchiudere proprio lo spirito di questi luppoli, decisamente nobili, che si affidano all’arte artigianale di creare una birra che racconti una storia, che sia strumento di condivisione e convivialità.
Per concludere, l’esperienza del sahti con i suoi luppoli nobili si rivela come un viaggio attraverso la storia e il gusto, un’emozione sensoriale e culturale da assaporare con la giusta attenzione.
Un saluto carico di luce, che si riflette negli splendidi colori dei campi di luppolo, Italo
Yeast
Immagina di trovarti di fronte a una vasta selezione di lieviti tra cui scegliere per questo particolare stile di birra. Sembra proprio di essere in una libreria immensa, piena di volumi dai titoli accattivanti, ognuno pronto a raccontarti una storia diversa. Ecco una serie di opzioni da prendere in considerazione: White Labs: Burton Ale (WLP023), English Ale (WLP002), e da Wyeast: London ESB Ale (1968), London Ale III (1318), British Ale II (1335).
Sei un lettore vorace e curioso, sempre in cerca di nuove avventure e sapori da assaporare. Questi lieviti, così diversi tra loro, ti invitano a esplorare nuovi territori gustativi, portandoti in luoghi lontani con i loro aromi unici e le loro caratteristiche peculiari.
Statistiche dettagliate del Burton Ale
Se ti trovassi a immergerti nel birrificio artigianale del mondo di , saresti accolto dal misterioso profumo di luppolo e malto che inebria l’aria come un incantesimo magico. L’oro liquido che scorre dalle botti di legno antico ti rapirebbe in un vortice di sensazioni e suggestioni, evocando mondi lontani e storie mai raccontate.
La gamma cromatica delle birre, anche se limitata, si schiuderebbe davanti a te come un arcobaleno di sfumature, dal 14 al 22 SRM, come se ognuna di esse racchiudesse un segreto da svelare. La densità originale, che va da 1.055 a 1.175 OG, ti stupirebbe per la sua varietà e complessità, come se ognuna delle birre avesse una personalità unica da scoprire.
La vitalità delle birre, misurata dall’ABV che oscilla tra il 5.0% e il 7.5%, ti trasporterebbe in un turbine di emozioni e colori, come se ogni sorso fosse un viaggio indimenticabile verso l’ignoto. Tu, esploratore della vita, sapresti cogliere ogni sfumatura e profumo, trasformando ogni degustazione in un’esperienza unica e intrisa di poesia.
La ricetta della birra Burton Ale di Martin Keen
Grain
Narra, illustre viaggiatore, della tua ricerca della ricetta perfetta per una birra artigianale, immersa nelle profondità della tua passione per la produzione della birra. Le 12 libbre di Malto Maris Otter sono come le strade tortuose dei tuoi pensieri, che conducono alla comprensione del gusto e della consistenza che desideri. I sei once di Malto Cioccolato, un tocco di mistero e oscurità nella tua ricetta, come le sfumature nascoste della vita stessa. Così, con la maestria di un alchimista, mescoli questi elementi per creare un’opera d’arte liquida, una miscela unica che riflette la complessità della tua anima. Ogni goccia di birra diventa un viaggio sensoriale, un’esperienza esplorativa che rispecchia la meraviglia del mondo che ci circonda.
Hops
Sì, perché la vita è come una ricetta perfetta, fatta di ingredienti ben ponderati e sapientemente dosati. In questa storia del gusto, tu sei il mastro birraio che mescola abilmente i luppoli East Kent Goldings con cura e precisione. Osservi il liquido che danza nell’ampolla come fosse un’opera d’arte in fermentazione, sapendo che ogni singolo secondo di cottura è importante quanto ogni istante della tua vita.
I tuoi luppoli danzano delicatamente nell’acqua bollente, rilasciando il loro intenso Aroma che si eleva, come i tuoi sogni più profondi, verso il cielo stellato della notte. Il profumo avvolge tutti i sensi, come un abbraccio caldo in una serata d’inverno.
Poi, quando tutto sembra essere giunto al culmine, aggiungi un tocco finale, un’ultima spruzzata di East Kent Goldings a crudo, come per racchiudere in un abbraccio finale tutte le emozioni di questi aromi.
E così, sotto lo sguardo attento della luna, la tua birra matura lentamente, come la saggezza che solo il tempo può donare. Presto potrai assaporare il frutto del tuo lavoro, consapevole che ogni sorso è un frammento di questa straordinaria avventura che è la vita.
Yeast
Nel calderone di fermentazione del tempo si mescolano i grani di malto come frammenti di ricordi, gli aromi del luppolo come sfumature emozionali e il lievito come agente trasformatore delle esperienze. Così, mentre la birra Burton Ale White Labs WLP #023 riposa, tu ti accorgi di come anche la tua vita sia un processo di continua evoluzione.
Le note dolci del malto ti ricordano i momenti di gioia e serenità, mentre l’amaro del luppolo evoca le sfide e i momenti difficili che hai affrontato. E il lievito, silenzioso e instancabile, ti insegna che anche nelle situazioni più complesse c’è spazio per la trasformazione e la crescita.
Ma come ogni buona birra, anche la tua vita ha bisogno di tempo per maturare e svilupparsi appieno. Le sfumature, i sapori e gli aromi si mescolano e si arricchiscono giorno dopo giorno, creando un bouquet unico e irripetibile.
Così, mentre sollevi il bicchiere di Burton Ale White Labs WLP #023 alla luce del crepuscolo, rifletti su tutte le sfumature della tua esistenza, sapendo che anche i momenti più amari contribuiscono a dare profondità e complessità al tuo percorso.
Domande frequenti: risposte alle domande più comuni
Qual è l’unicità del profilo dell’acqua di Burton e quale impatto ha sulla produzione di Burton Ale?
Immerso nella storia delle birre di Burton-on-Trent, ti trovi a contemplare il profilo dell’acqua di Burton, rinomato per l’alto contenuto di minerali, in particolare solfati e cloruri, che svolgono un ruolo fondamentale nell’accentuare l’amaro del luppolo nelle Burton Ales. Questa particolare chimica dell’acqua ha origine in una terra ricca di storia birraria, Burton-on-Trent, che conferisce un gusto unico e un carattere inconfondibile alle birre di Burton, come la Burton Pale Ale e la Burton IPA. Quando ti immedesimi nella preparazione di una Burton Ale, ricreare questo profilo dell’acqua è cruciale per raggiungere il gusto autentico e il carattere associato alle birre di Burton-on-Trent.
Ed è così, tra solfati, cloruri e luppolo, che il destino delle birre di Burton si intreccia con l’acqua delle sorgenti, creando un connubio straordinario che si riversa nel palato dei bevitori, regalando esperienze sensoriali uniche e inimitabili. La chimica dell’acqua diventa lo specchio della storia di un luogo, un racconto che si rinnova ad ogni sorso, trasportandoti in un viaggio attraverso le epoche e le tradizioni birrarie. La ricchezza dei minerali diventa la vera essenza di una comunità, la quintessenza di un territorio che si tramanda di generazione in generazione, come un segreto venerato da saggi mastri birrai.
E mentre ascolti il racconto della chimica dell’acqua, ti ritrovi a riflettere sulle mille sfaccettature della vita, dove anche i dettagli più impercettibili possono influenzare in modo significativo il gusto e le sensazioni che permeano il mondo. Sospiri di fronte a questa meravigliosa scoperta che ti riempie di gioia e meraviglia di fronte alla complessità nascosta in ogni goccia d’acqua del mondo.
In che modo la Burton Pale Ale si differenzia dalle altre pale ale?
Ah, il Burton Pale Ale, una piccola gemma tra le ale pallide, con il suo coraggioso sapore luppolato e la sua più elevata amarezza, cortesia del profilo dell’acqua di Burton. È come un salto nel mondo delle emozioni sensoriali, scoprendo un gusto audace che sa di avventura e di nuove scoperte. La ricca varietà di minerali presente nell’acqua utilizzata per produrre la Burton Pale Ale accentua l’amaro del luppolo, regalando un’esperienza unica per gli amanti del luppolo.
Inoltre, le tradizioni storiche della birrificazione di Burton-on-Trent conferiscono un fascino unico alla Burton Pale Ale, che la rende diversa dalle altre ale pallide. È come un viaggio nel tempo, un tuffo nel mondo antico che si riflette in ogni sorso di questa deliziosa birra.
Ma tu, Della birra, sai apprezzare veramente tutte le sfumature di questo straordinario nettare? Ogni sorso è un’opportunità per esplorare nuove sensazioni, per scoprire nuove prospettive, proprio come nelle tue avventure quotidiane. Ogni bicchiere è una tavolozza di emozioni, pronta ad essere esplorata e gustata fino in fondo, proprio come la vita stessa.
Quali sono alcuni esempi storici di birre Pale e Old Ales prodotte da Burton Brewery?
Immergiti nell’atmosfera di un’epoca in cui le birre pale e vecchie di Burton erano al culmine della loro gloria. Queste bevande iconiche come la Ballantine Burton Ale, l’Ind Coope Burton Ale e la Burton Strong Ale sono un viaggio nel tempo, un tuffo nel passato irresistibile.
Immagina di passeggiare per le strade di Burton-on-Trent e di entrare in una locanda dall’atmosfera permeata di storia e tradizione, e di assaporare un sorso di queste birre, ciascuna con il suo profilo aromatico unico e avvolgente.
La Burton-on-Trent di allora, con la sua acqua dal profilo unico che conferiva un carattere deciso e un gusto robusto alle birre, è come un dipinto che si snoda sotto i tuoi occhi.
Queste birre non solo rappresentano un momento di gloria nella storia della birra, ma sono anche il riflesso di un’identità con radici profonde, un’essenza intrisa di una tradizione irrimediabilmente perduta.
Immergiti in questa narrazione sensoriale, fatti trasportare dal profumo del luppolo e dalla ricchezza dei sapori, e lasciati affascinare dalla cultura della birra di Burton-on-Trent, con la sua eredità intramontabile che continua a influenzare il mondo delle birre anche oggi.
Qual è la relazione tra la birra Robin Hood Cream Ale e la ricetta della Burton Ale?
Immagina di immergerti nella tradizione delle birre, un percorso attraverso ricette antiche e tradizioni lontane. La Robin Hood Cream Ale potrebbe non avere un legame diretto con la Burton Ale; tuttavia, esplorare varie ricette di birra come la Robin Hood Cream Ale insieme alla ricetta della Burton Ale può offrire una comprensione più ampia delle diverse tradizioni brassicole e dei profili di gusto.
Nel confrontare queste ricette, potrai apprezzare la versatilità e la gamma di sapori e consistenze che diversi metodi di birrificazione e profili di acqua regionale possono produrre.
In questa esplorazione, potresti ritrovarti ad assaporare la genuinità delle materie prime, plasmate con sapienza dal tempo e dall’esperienza degli antichi birrai. Potresti anche riconoscere le sfumature culturali e geografiche che si mescolano nelle ricette, donando a ogni birra un’espressione unica e caratteristica.
E così, immergendoti nelle note aromatiche di queste birre, potresti trovarvi in viaggio attraverso le epoche e i luoghi, lasciandoti catturare da un universo in cui tradizione e innovazione si intrecciano come fili intrecciati in una tela magistrale. A te l’ardua scelta: lasciarti guidare dalle suggestioni di un tempo antico o lasciarti sorprendere dalle innovazioni dei mastri birrai moderni. E in ogni sorso, scoprire un nuovo capitolo della storia della birra.
Quali sono i passaggi coinvolti nel processo di “Going for a Burton” e come migliorano l’esperienza di birificazione della Burton Ale?
Nel cuore della prestigiosa tradizione birraia di Burton-on-Trent, la frase “Going for a Burton” racchiude il percorso della produzione di una Burton Ale.
Il processo implica la ricreazione meticolosa del profilo dell’acqua di Burton, la selezione di luppolo e malto di qualità e il rispetto delle tecniche tradizionali di brassaggio tipiche di Burton-on-Trent.
Questo processo non solo onora l’importanza storica della birrificazione di Burton, ma garantisce anche il gusto autentico e il carattere delle Burton Ales, migliorando complessivamente l’esperienza di produzione e degustazione.
Oggi stai producendo la Burton Ale, uno stile di birra inglese. Dopo circa due anni di produzione settimanale, intendi mostrare gli elementi del tuo birrificio che ritieni più utili nel giorno del brewing.
Il nome è Martin Keen, e mi sto dedicando alla sfida Homebrew di produrre 99 birre in 99 settimane. Questa è la settimana 98, e le cose si complicano un po’ per quanto riguarda lo stile che intendo produrre.
Si tratta della Burton Ale, ma permettimi di spiegarti meglio. L’idea delle 99 birre della sfida Homebrew proviene dalle linee guida BJCP.
Inizialmente avevo deciso di partire dalla categoria 1a, la American light lager, e arrivare fino alla categoria 27, lo stile di birra storico Sahti. Questo fa un totale di 99 birre. Tuttavia, mi sono reso conto che alcune birre sour richiedono molto tempo per maturare. Ho comunque prodotto due di queste birre, che resteranno in cantina fino al prossimo Natale, pronte per la degustazione. Ho quindi saltato due stili, arrivando così a 97 birre. Ho dovuto quindi scegliere due birre aggiuntive dalla lista di stili BJCP del 2024, tra cui la Burton Ale.
Per la produzione di questa birra, avrò una temperatura di ammostamento di circa 66 gradi Celsius per un’ora.
Ora permettimi di parlarti della Burton Ale. Questo stile era particolarmente popolare nel XVIII secolo, quando era considerato una birra d’esportazione. Veniva esportato dal porto di Hull nel Regno Unito verso vari paesi europei, la Russia e le Indie Occidentali.
Secondo le linee guida BJCP, si tratta di una birra scura ricca, dolce e amara, moderatamente alcolica, corposa, molto saporita e con un finale luppolato. Sembrano molte caratteristiche da soddisfare, ma in realtà la Burton Ale è una birra piuttosto semplice da produrre.
Per quanto riguarda la densità originale, puntiamo a 1.064, corrispondente a una birra di circa il 6,5% di alcol. La ricetta prevede principalmente l’uso di malto Maris Otter al 97% e il 3% di malto cioccolato per ottenere il colore desiderato.
Durante la produzione di tutte queste birre, le cose sono cambiate nel mio piccolo birrificio casalingo nel corso del tempo. Alcuni cambiamenti sono evidenti, come la mia nuova pentola da brassaggio e i nuovi fermentatori, ma ci sono anche piccole modifiche al processo e nuovi strumenti che ho trovato estremamente utili ed efficienti. Vediamone alcuni.
Ho acquistato questo lavandino anni fa su eBay, ed è stata una delle migliori aggiunte al mio birrificio. Mi fornisce acqua per la pentola da brassaggio e uno spazio in abbondanza per pulire le attrezzature con un tubo per spruzzare. Questo è molto meglio che dover portare tubi all’esterno.
Inoltre, ho aggiunto uno sgancio rapido al mio rubinetto, così posso cambiare facilmente i dispositivi, come il mio filtro ad RV o il mio pulitore per bottiglie, senza dover avvitare nulla.
Quando ho iniziato la sfida, volevo avere a disposizione un negozio di materie prime per il birraio a casa, con tanti tipi di malto e orzi base. Adesso non lo uso più tanto spesso, perché ottengo tutti gli ingredienti da Atlantic Brew Supply, ma è stato comodo avere una scorta di malti a portata di mano.
Ricevo spesso domande sui commenti riguardo a questi contenitori che uso per i malti speciali. Li ho trovati al negozio di discount e contengono circa due o tre pound di malto speciale.
In aggiunta a questo, ho dei secchi più grandi e qualcosa chiamato Vittles Volts, che credo sia pensato per il cibo per animali domestici ma si è rivelato perfetto per conservare un sacco da 50 libbre di malto.
Per quanto riguarda la produzione della birra in sé, ci sono tre cose di cui sono particolarmente soddisfatto e che utilizzo ogni settimana. La prima è questo sistema a 240 volt della Claw Hammer. Ci ho fatto decine di produzioni, ed è sempre stato efficiente e facile da usare.
Per la fermentazione, ho scelto i fermentatori Spike Brewing. Sono in acciaio inossidabile, conici e offrono la possibilità di aggiungere diversi accessori e manipolare la fermentazione in vari modi. Questo è il CF5 di Spike e il Flex Plus pronto per accogliere la birra di oggi.
Sotto questo groviglio di cavi e termostati c’è il mio raffreddatore di glicole Blichman. Prima avevo tre congelatori qui nel birrificio che adesso sono stati sostituiti da questa unica unità. Occupa molto meno spazio e mi permette di controllare molto accuratamente la temperatura di fermentazione delle mie birre.
Il birrificio continuerà sicuramente a evolversi nel tempo. A proposito, oggi ho provato un nuovo dispositivo che dovrebbe semplificarmi un po’ il giorno del brewing.
Prima di interrompere il mio ammostamento, faccio di solito una misurazione della densità del mosto per vedere se ho raggiunto i numeri desiderati, utilizzando un igrometro. Il problema è che non si può utilizzare l’igrometro nel mosto a temperatura di ammostamento perché è tarato a 20 gradi Celsius. Un lettore nei commenti mi ha fatto notare che esistono igrometri tarati per la temperatura di ammostamento. Ecco cosa ho qui: tarato a 68 gradi Celsius. Dovrei essere in grado di prendere una misurazione direttamente dal mosto a temperatura di ammostamento. Sembra proprio funzionare. L’igrometro tarato per l’ammostamento mi ha dato una lettura di circa 1.052, mentre quello a 20 gradi Celsius mi ha dato una lettura di 1.036. Ma corretta per la temperatura, questa è 1.051. Un piccolo passo in meno nel mio giorno di brassaggio.
Ora c’è siamo pronti per eliminare il grano e fare il bollore.
Parliamo ora delle componenti luppolate di questa birra. Userò solo East Kent Golding per tutto. All’inizio del bollore metterò due bustine, che mi daranno un IBU di circa 35, puntiamo a un totale di circa 43 IBU.
Adesso mancano 10 minuti al termine del bollore. A questo punto aggiungerò una bustina di East Kent Golding, e manterrò un’altra bustina per il dry hopping. Quando la fermentazione sarà quasi completa, aggiungerò anche questa bustina.
Per quanto riguarda il lievito, dopo lunghe riflessioni, ho optato per il lievito Burton Ale WLP 023, che fermenterò a 21 gradi Celsius.
Quando la fermentazione inizierà a rallentare, cioè quando vedrò meno bolle nell’airlock, aggiungerò la mia ultima dose di luppolo.
E questo conclude la produzione della birra #98.
Questa è la Burton Ale finita. Il colore è… mmh, è un po’ color fango. Insomma, è discutibile. Si trova in una sorta di mezzo termine tra il chiaro e lo scuro e finisce per sembrare… sì, marrone fangoso. C’è un bel contrasto con la schiuma bianca.
Sì, è molto torbida e c’è qualcosa nel mio bicchiere.
Saranno resti di luppolo o qualcos’altro che si muove. Questa birra dovrebbe essere piuttosto complessa, vedremo cosa ne penso.
Okay.
Userò la tua parola preferita.
Non so, non so qual è la mia parola preferita in questo momento.
Complesso. Ah, complesso? Sì, forse.
Percepisco note di pane, tostate ma anche un po’ dolci e… beh, è complessa, c’è molto da cogliere in questo profumo. È quasi come se avesse anche un retrogusto tostato. Proviamola.
Il primo sorso è un po’ come una bitter inglese ma più dolce e con un tocco di torrefazione e un lieve sapore alcolico.
Ah, perché stavo per dire, è un po’ come se avessi mai provato una birra al malto, tipo una strong ale, come un forte sapore, che ti fa un po’ rabbrividire.
Esatto, è proprio sul finale. Si percepisce molto l’alcol.
Mi ricorda i tempi di Robin Hood, quando Merry Men bevevano, chiamavano le serve, è? Posso dirlo, no?
Beh, è abbastanza buona, ma non riesco a credere che la prossima settimana sarà già la novantanovesima birra.
Sarà una birra davvero speciale, penso. Non aggiungo altro, ma ho in serbo qualcosa di davvero interessante. Nel frattempo, grazie per aver degustato questa Burton Ale. Grazie per aver assaggiato tutte queste birre in questi ultimi due anni.
Non pensavo di iscrivermi a produrne così tante. È cominciato come un gioco, e poi mi sono ritrovato qui. Per fortuna non me ne pento, sono state tutte molto buone. Anche la birra affumicata? Forse non quella.
Bene, grazie e al prossimo brindisi.